L’emergenza sanitaria e sociale da Covid-19, impone di rivolgere particolare attenzione ai pazienti oncologici e oncoematologici, resi vulnerabili dalla malattia tumorale o dagli effetti dei trattamenti farmacologici e radioterapici, come ricordano AIOM (Associazione italiana di Oncologia Medica), AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica) e SIE (Società Italiana di Ematologia). E’ importantre però ricordare che il rischio non è uguale per tutti i cittadini affetti da tumore: condizione generale dei malati e cure a cui sono sottoposti, tipo di tumore: particolarmente vulnerabili sono quelli con tumore del sangue, sottoposti a chemioterapia o a radioterapia intensiva, che ricevono trattamenti con anticorpi o altri trattamenti mirati come inibitori della protein-chinasi, o che hanno subito trapianti di midollo osseo o di cellule staminali negli ultimi sei mesi. I pazienti fragili possono difendersi da questa insidia, attenendosi a regole che di sicurezza sanitaria dovrebbero valere in qualsiasi contesto: distanziamento sociale e igiene; concetti che come ricorda una nota congiunta di IFO (Istituti Fisioterapici Ospitalieri), Regina Elena e San Gallicano di Roma, in accordo con l’Unione Internazionale per il Controllo del Cancro (UICC), valgono “non solo per la propria sicurezza, ma anche per preservare i sistemi sanitari e offrire a tutti le migliori possibilità per superare le sfide imposte da questa pandemia.”
Ecco le raccomandazioni che è sempre bene ricordare:
- consultare il proprio medico curante per indicazioni su come rispettare le visite mediche già stabilite per ricevere le terapie;
- non avere più di un familiare che lo accompagni alla terapia;
- evitare di prendere i mezzi pubblici. Quando si viaggia, prendere tutte le misure possibili per proteggere le mani, bocca, gli occhi e mantenere una distanza di sicurezza dagli altri;
- ridurre al minimo il tempo trascorso in strutture ospedaliere, favorendo le consultazioni a distanza, per quanto possibile;
- mantenere in salute il sistema immunitario: dormire a sufficienza (idealmente otto ore), se possibile fare esercizio fisico, mangiare sano, evitare lo stress e assicurarsi che altre potenziali condizioni mediche rischiose (diabete, pressione arteriosa) siano sotto controllo;
- pianificare in anticipo, con gli operatori sanitari, la famiglia e gli amici, le azioni per fronteggiare le possibili esigenze di emergenza, assicurando che tutta la documentazione necessaria (trattamenti medici, prescrizioni, ecc...) siano prontamente disponibili;
- distanziarsi anche dai membri della famiglia soprattutto se sviluppano sintomi febbrili e da raffreddamento: dormire in una stanza diversa e disinfettare le aree comuni della casa