Oltre 200 persone hanno partecipato, sabato scorso, alla serata di beneficienza di Erone onlus presso il Castello di Casiglio di Erba. Come ogni anno, è stata l’occasione per conoscere le attività in campo sanitario e le innovazioni oncologiche portate avanti dall’associazione.
La novità di quest’anno - racconta il presidente Alberto Vannelli, erede della scuola di chirurgia colorettale dell’istituto nazionale dei tumori di Milano e attuale direttore della Chirurgia al Valduce - viene da Roberto Polvara e i figli Elisabetta, Andrea e Stefano i quali hanno inviato ad Erone onlus una generosa donazione alla memoria della loro amata moglie e madre Giusy Muttoni, scomparsa prematuramente lo scorso 20 luglio. Per sua volontà alle esequie hanno chiesto non fiori, ma donazioni all’associazione. Grazie ad una precedente collaborazione con l’università Cattolica di Milano verrà formato un assistente sociale che messo gratuitamente a disposizione da Erone onlus; affiancherà i pazienti oncologici portatori di stomia con la creazione di un modello di auto-muto aiuto; sappiamo bene quanto la malattia oncologica impatti fortemente sulle dimensioni sanitaria e sociale, e quanto si influenzano condizionando il processo di guarigione.
La Lombardia è da anni leader nelle cure oncologiche - racconta l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione: Alessandro Fermi presente alla serata -, ma l’accessibilità al territorio può limitarne l’efficacia. Erone onlus, in linea con i principi della riforma sanitaria lombarda, rappresenta un modello di volontariato quale attore fondamentale per concorrere al completamento dell’offerta socio-sanitaria, non come “espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo”; ma come “funzione complementare e ausiliare, finalizzata al raggiungimento e consolidamento della buona qualità dell’efficienza, dell’appropriatezza e dell’umanizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari”.
Corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere i tumori; eppure, la prevenzione è realmente efficace a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani; la sfida di questi anni di Erone onlus è stata quella di creare un modello scolastico per tradurre la prevenzione oncologica in immagine, lasciando agli studenti il compito di creare un nuovo canone per ispirare la cittadinanza: la “kalokagathìa”, prima esperienza italiana come modello etico di prevenzione. Durante la serata è stato possibile ammirare le opere dei ragazzi del liceo classico Cairoli di Varese: un PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) sul tema dell’attività fisica come fattore di prevenzione per i tumori.
Quando iniziammo quest’avventura nel 2012 – conclude Vannelli -, devo riconoscere che fummo buoni profeti nell’auspicare un rinnovato cambiamento della società civile, con il messaggio: “costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica” e i risultati di questa serata ci danno ragione.