Angelo Claudio Palozzo, che coordina l'area oncologica della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO), aveva preannunciato a marzo di quest'anno lo scenario dei farmaci antitumorali: una percentuale che sfiora già il 40% della spesa farmaceutica totale degli ospedali e una serie di nuove molecole che stanno per arrivare sul mercato; una vera e propria sfida che aspetta Regioni e Servizio Sanitario Nazionale negli anni futuri.
Detto fatto!
La Lombardia sta per inviare una circolare agli ospedali in cui annuncia verifiche dei nuclei operativi di controllo delle Asl, sulla correttezza del loro utilizzo. Il Veneto, ha cancellato il fondo dedicato, varato un nuovo elenco dei farmaci antitumorali inclusi nel “file F” con precisi paletti affidando alle aziende sanitarie il compito di effettuare i controlli.
All'inizio di aprile si è riunito al Pirellone il «gruppo di lavoro per lo studio dell’appropriatezza» sui farmaci ad alto costo. Se da una parte la Regione ha incrementato di 54 milioni la somma per i farmaci ad alto costo, dall'altro è richiesto di lavorare sull’appropriatezza. analogamente il Veneto: a fine febbraio la Giunta ha emanato la delibera n. 95/2012. Il provvedimento cancella il fondo regionale ad hoc, che nel 2011 è stato di 43 milioni, poiché «per nessuna altra categoria farmacologica è previsto un fondo dedicato, anche nel caso in cui presenti un impatto rilevante per la spesa farmaceutica regionale». La spesa relativa quest’anno riconfluirà quindi all’interno della voce «assistenza ospedaliera». Tutto in nome dell’appropriatezza.
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