I tumori gastrici sono la seconda morte per cancro in tutto il mondo. In Italia sono attesi circa 14.500 nuovi casi, attualmente al quinto posto in ordine di incidenza tra gli uomini e al sesto tra le donne (5% di tutti i tumori nei maschi, 3% nelle femmine).
La diagnosi purtroppo viene fatta in fase avanzata e questo determina la possibilità di un intervento curativo in meno del 50% dei casi. Nonostante i miglioramenti dei regimi chemioterapici citotossici sistemici, la prognosi di questi pazienti rimane scarsa.
Nel corso degli ultimi 10-15 anni numerosi studi hanno messo in evidenza l’importanza delle diverse alterazioni geniche implicate nella patogenesi del tumore e la conseguente creazione di nuove terapie personalizzate.
Solo per fare qualche esempio.
La proteina HER2, presente nelle cellule, è coinvolta nella proliferazione cellulare e nel processo anti-apoptotico. Trastuzumab, è l'anticorpo monoclonale specifico per HER2, che in aggiunta alla chemioterapia, ha permesso di ottenere l’allungamento della sopravvivenza (pazienti HER2-positivi con tumori avanzati). Recentemente, Ramucirumab, un anticorpo monoclonale umanizzato specifico per il recettore VEGFR-2, ha dimostrato la sua efficacia come trattamento di seconda linea per i pazienti con tumore avanzato.
Questi risultati incoraggianti hanno giustificato l’investimento di finanziamenti nella ricerca di terapie mirate.