Fondazione AIOM ha recentemente presentato, al Ministero della Salute, il progetto “Operazione PHALCO” (PHysicAL aCtivity for Oncology), realizzato con il contributo dell’Università del Foro Italico e della Federazione Medico Sportiva Italiana. Ne parliamo con il chirurgo oncologo Alberto Vannelli, Presidente di Erone Onlus e Primario di chirurgia al Valduce. Il 38% dei cittadini colpiti da tumore, è sedentario; pochi oncologi consigliano l’attività fisica e ancor meno i pazienti che la praticano. Il dato più allarmante però, è che tra il 9 e il 19% dei casi di tumore la causa è da attribuire alla mancanza di movimento. A scopo preventivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomanda 30-60 minuti di attività moderata-intensa almeno 5 volte a settimana. Un messaggio che dovrebbe partire soprattutto dai noi medici ed educatori perché, la prevenzione è realmente efficace a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani. Leggendo questi risultati, devo riconoscere che noi di Erone onlus, fummo buoni profeti nell’auspicare un rinnovato cambiamento della società civile con la creazione del primo modello in Italia, di prevenzione giovanile oncologica legata all’attività sportiva. Con l’aiuto di molti volontari e grazie al patrocinio del comune di Como abbiamo realizzato due eventi, per portare una corretta informazione sanitaria e motivare i ragazzi del nostro territorio. Ad aprile abbiamo iniziato con il quadrangolare della solidarietà svoltosi allo Stadio Sinigallia evento voluto da Elisa Nicotra che ha visto la partecipazione di oltre 1500 giovani; in campo 4 squadre: una selezione di vecchie glorie della serie A, la nazionale parlamentari con il capitano Giovanni Currò, la nazionale magistrati e gli Amici di Como. Il successo dell’iniziativa ha avuto anche un risvolto sociale molto importante perché ha permesso di acquistare giostre per bambini disabili da donare alla Città di Como. A poca distanza, insieme alla Federazione Italiana Sport Orientamento e grazie all’intraprendenza di Vittorio Mottola abbiamo realizzato i campionati di orienteering sezione provinciale di Como, nel bosco di Sagnino. Il successo di queste iniziative e l’alta adesione dimostrata dai giovani hanno dimostrato che il modello Erone può essere realmente efficace. Se nella coscienza collettiva giovanile lo sport è sentito come un bisogno e non percepito come un’imposizione, abbiamo un fattore di prevenzione efficace e un’arma in più contro il cancro.