Secondo uno studio pubblicato su Science Translational Medicine, l'uso regolare di Aspirina è associato ad un ridotto rischio di tumore del colon-retto in associazione con l'alta espressione idrossiprostaglndina-deidrogenasi 15 - (nicotinamide adenina dinucleotide) (15-PGDH).
L'acido acetilsalicilico, meglio noto con il nome commerciale di aspirina, non serve solo a far passare i sintomi dell'influenza, ma può anche rivelarsi utile nella prevenzione di alcuni tipi di tumore come, per esempio, quello del colon-retto. Gli esperti discutono da anni su questa correlazione; la prevenzione è una delle armi più efficaci nella lotta contro il cancro e può essere basata, oltre che su uno stile di vita corretto e su periodici esami di controllo, anche sull'uso di particolari farmaci: si parla in questi casi di farmacoprevenzione. Per quanto riguarda il tumore del colon-retto, per esempio, ci sono molte dimostrazioni scientifiche del fatto che un uso costante dei cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, di cui l'aspirina è uno dei capostipiti) ha un ruolo importante nella prevenzione della patologia (riduce il rischio anche del 40 per cento secondo alcuni studi).
Nonostante queste notizie incoraggianti, restano ancora molti dubbi sull'uso di aspirina e altri antinfiammatori nella farmacoprevenzione del cancro, soprattutto legati alle incertezze sugli effetti collaterali, sulle dosi ottimali del farmaco, sulla durata del trattamento e sul momento più opportuno per cominciarlo.
Da segnalare che uno degli autori ha ammesso legami finanziari con l'industria farmaceutica e un altro è inventore del brevetto relativo all'impiego di livelli 15-PGDH per la selezione di individui per chemioprevenzione con agenti FANS tipo.