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«In Italia ci sono due milioni di persone che hanno avuto una diagnosi di cancro, delle quali circa 700mila in età lavorativa, tra i 18 e i 65 anni». E «oggi chi ha una diagnosi di cancro riesce nella maggior parte dei casi a rientrare al lavoro già quattro mesi dopo la diagnosi», mentre dieci anni fa il rientro avveniva mediamente dopo 17 mesi. Elisabetta Iannelli, ha ricordato il problema dei diritti dei lavorotori che sono stati coinvolti in un percorso oncologico.
A chiarire quali siano i diritti dei lavoratori che si ammalano di cancro una brochure di tre pagine. Il pieghevole è stato presentato al ministero del Lavoro dal ministro Elsa Fornero ed è il frutto del lavoro dei consiglieri di parità insieme a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Favo, Aimac e Komen Italia. «Una piccola cosa molto importante - ha detto Fornero - che può far cambiare il Paese e che punta a far sentire i malati meno soli». Contro ogni discriminazione, l'opuscolo spiega quali sono i passi da compiere per chiedere l'invalidità civile o come passare al part time, come usufruire dei congedi e quali diritti hanno i familiari. Insomma: riempie un vuoto informativo e rafforza i diritti perché non conoscerli equivale a non pretenderne il rispetto.

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