Si definiscono "pediatrici" i tumori che sopraggiungono prima dei 14 anni di età e giovanili quelli compresi tra i 15 e 19 anni. Ecco quali sono i più frequenti:
- Leucemia: Questa malattia dei globuli rossi rappresenta circa un terzo dei tumori pediatrici in Europa, America e Asia. Il tipo predominante è la leucemia linfoblastica acuta che colpisce le cellule del midollo osseo che produce i linfociti. È la tipologia di tumore più diffusa nei bambini di razza caucasica.
- Linfomi: I linfomi sono tumori dei gangli linfatici e rappresentano il 3o tipo di cancro più diffuso nei bambini dei paesi sviluppati. Il linfoma di Hodgkin (un tempo denominato malattia di Hodgkin o morbo di Hodgkin) è il più diffuso, mentre il linfoma di Burkitt rappresenta la metà di tutti i linfomi riscontrabili in Africa.
- Tumori del sistema nervoso centrale: Questi tumori, che colpiscono il cervello e il midollo spinale rappresentano la seconda forma di cancro più frequente nei paesi sviluppati. Nei paesi in via di sviluppo, questi tumori sono meno diagnosticati per la mancanza di tecniche di screening avanzate.
- Neuroblastoma: Il neuroblastoma è un tumore maligno che si sviluppa a livello del sistema nervoso simpatico. Nei paesi sviluppati, questa forma tumorale colpisce i neonati e i bambini in tenera età.
- Retinoblastoma: Con insorgenza nei primi anni di vita, il retinoblastoma è un tumore maligno della retina, del tessuto nervoso dell’occhio. Pressoché la metà dei casi è di carattere ereditario. In Europa, Nord America e in Australia questo cancro rappresenta circa il 4% di tutte le forme tumorali del bambino. Nelle popolazioni africane, questa proporzione può variare dal 10 al 15%.
- Cancro del rene: Il tipo di tumore pediatrico maggiormente diffuso è il tumore di Wilms (nel 95% dei casi), che colpisce prevalentemente i bambini di età inferiore ai cinque anni. In gran parte delle popolazioni occidentali di razza caucasica, il tumore di Wilms rappresenta fino al 6% di tutti i tumori diagnosticati nel bambino. Nelle popolazioni nere dell’America del Nord e dell’Africa, la proporzione è pressoché del 10%.
- Tumori delle ossa: I tumori delle ossa comprendono l’osteosarcoma (50%), il condrosarcoma, il sarcoma di Ewing (35%)Queste forme di cancro rappresentano dal 3 al 5% circa dei tumori pediatrici.
- Sarcomi dei tessuti molli: Il rabdomiosarcoma (RMS) è un tumore maligno a carico dei muscoli striati che collegano le ossa e che permettono il movimento. È un sarcoma dei tessuti molli tipico dei bambini, riscontrabile nei due terzi dei casi che sopraggiungono prima dei dieci anni di età. Altro cancro, il sarcoma di Kaposi causato dal virus dell’herpes è caratterizzato da lesioni multiple, soprattutto a carico della pelle. Dall’inizio degli anni ’80, nei paesi africani colpiti dall’epidemia del virus dell’HIV si è diffusa una forma di tumore aggressiva.
- I tumori del testicolo costituiscono attualmente le neoplasie solide più comuni nei maschi di età compresa tra i 15 e i 35 anni. Il perfezionamento delle tecniche diagnostiche e la maggior efficacia dei protocolli terapeutici hanno permesso, nell’ultima decade, di innalzare la sopravvivenza ad oltre il 90%, portando così il cancro testicolare a diventare la neoplasia solida con la miglior prognosi quoad vitam.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto complessivamente il 78% per i tumori in eta' pediatrica e l'82% per i tumori dell'adolescente
La cattiva notizia è che i tumori infantili in Italia sono sopra la media europea ed americana mentre la buona notizia è che aumenta anche la sopravvivenza dei piccoli pazienti. Sono queste le conclusioni sui dati, pubblicati su Epidemiologia e Prevenzione, raccolti dalla Associazione Italiana registri dei tumori. Lo studio fornisce una misura aggiornata dell'incidenza e della sopravvivenza dei soggetti con tumore in età pediatrica (anni 0-14) e adolescenziale (anni 15-19), basata sui dati raccolti da 23 registri dell'Associazione Italiana Registri Tumori (la mappa dei Registri attivi in Italia e' disponibile sul sito www.registri-tumori.it) tra il 1998 e il 2002. Secondo i dati raccolti, l'incidenza di neoplasie tra i piccoli con eta' compresa tra i 0 e i 14 anni è pari a 175,4 nuovi casi all'anno ogni milione di abitanti. Molto di piu' del valore rilevato negli anni novanta negli Stati Uniti (158) e in Europa (140).
Attualmente in Germania è 141, in Francia è 138. Il trend è in costante crescita: tra il 1988 e il 1992 si segnalavano solo 146 nuovi casi all'anno per milione di abitanti. I tre tumori piu' frequenti nei bambini sono tutti in aumento: leucemie piu' 1,6 per cento annuo; linfomi piu' 4,6 per cento annuo; tumori del sistema nervoso centrale piu' 2,0 per cento annuo. Un fenomeno simile e' stato osservato in diversi Paesi, ma, in Italia il cambiamento percentuale annuo risulta piu' alto che in Europa per l'insieme di tutti i tumori (+2 per cento contro 1,1 per cento); per le leucemie (piu' 1,6 per cento contro 0,6 per cento); per i tumori del sistema nervoso centrale (piu' 2 per cento contro 1,7 per cento); e per i linfomi (piu' 4,6 per cento contro 0,9 per cento). Negli Stati Uniti, invece, il tasso per tutti i tumori non e' aumentato in modo significativo (piu' 0,6 per cento), l'incremento delle leucemie e' dello 0,4% e i tumori del SNC sono stabili (meno 0,1 per cento).