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Nell'ambito dei progetti di ristrutturazione sanitaria, già nel lontano 2000 si era deciso di trovare una nuova collocazione per due ospedali storici milanesi: l'Istituto Nazionale dei Tumori e L'istituto neurologico Besta. Per l’area di destinazione prima si pensa a quella di Milano Rubattino ma il comune si oppone, naufraga il progetto e l’istituto Besta decide di progettare da solo un nuovo istituto su un terreno destinato a quel progetto in Milano Bicocca, su via Chiese.

el 2006 Formigoni annuncia “si torna a un istituto unificato in area Vialba”. Il progetto si chiamava La cittadella della salute con destinazione Sacco. Poi non se ne fece più nulla. Passarono alcuni anni con diverse collocazioni presunte o presumibile. Infine nel 2012 venne identificata l'ex area Falck. Anche in quel caso sembrava un progetto destinato ad arenarsi. Invece è di poche settimane la notizia dell'apertura dei cantieri della Città della salute e della ricerca lombarda che riunirà in una nuova sede l’Istituto nazionale tumori e l’Istituto neurologico Besta, si svilupperà su oltre 127.000 metri quadrati di superficie lorda, con 700 posti letto. Maroni ha garantito che sarà rispettato il cronoprogramma del mega-progetto, che per essere realizzato dovrà aspettare l’opera di bonifica dell’area, per poi consentire l’apertura della struttura sanitaria entro il 2019.

Entro fine anno è atteso il decreto del governo ed «entro il 2018 - ha aggiunto Maroni - l’impegno della Giunta è di aumentare dall’attuale 1,6% del Pil al 3%» gli investimenti della Lombardia per la ricerca. Lo stanziamento complessivo per la Città della Salute e della Ricerca è di 450 milioni, di cui 330 milioni da parte della Regione Lombardia, 40 milioni dal ministero della Salute e 80 milioni anticipati dal concessionario privato.

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