Skip to main content

Il 10 luglio 1976 un’enorme nube di diossina si sprigionò dall’azienda Icmesa di Meda, un comune della bassa Brianza, a causa di un’avaria nel sistema di controllo di uno dei reattori chimici nell’impianto, investendo pesantemente tutte le cittadine limitrofe.

Tra i comuni più colpiti dall’incidente industriale, il primo nel suo genere – attualmente considerato l’ottavo peggiore disastro ambientale della storia – ci fu la cittadina di Seveso, il cui nome resterà per sempre associato al disastro.

Si è riscontrato un aumento di circa 20 casi in più di neoplasie ematologiche tra cui linfomi e leucemie che conferma quanto già si sapeva riguardo la tossicità della diossina. Non un risultato clamoroso, ma un aumento indicativo che in assenza di indagini adeguate, sarebbe passato inosservato.

Infine vi sono altri casi, meno importanti, di aumento di tumori alla mammella, al colon retto e di diabete che però una volta evidenziati possono essere usati dai medici come invito a partecipare gratuitamente a programmi di screening esistenti e favorire una buona condotta dei pazienti nel campo della prevenzione.

Condividi