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A gennaio 2015 è stato pubblicato un articolo sulla prestigiosa rivista Science, secondo cui in circa i due terzi dei casi l’insorgenza di un tumore dipende da “cattiva sorte”: i risultati illustrano come la causa di questa malattia in diversi tessuti possa essere rintracciata in mutazioni casuali che avvengono nella replicazione del DNA in cellule staminali sane, più che in fattori ereditari e ambientali. La ricerca è stata condotta da Cristian Tomasetti e Bert Vogelstein della Johns Hopkins University School of Medicine, a Baltimora, negli Stati Uniti. Si tratta di un risultato importante, non solo “per la comprensione della malattia ma anche per individuare strategie che limitino la mortalità che ne deriva”, si legge nello studio stesso. Inoltre, lo studio è stato commentato in un altro articolo pubblicato su Science, firmato da Jennifer Couzin-Frankel, intitolato "The bad luck of cancer" - "La cattiva sorte del cancro". Poi a confondere le acque pochi girni fa, ci pensa la Stony Brook University con il gruppo guidato da Yusuf Hannun, con un nuovo studio scientifico, pubblicato sulla rivista Nature secondo cui le abitudini dello stile di vita, l'influenza dell'ambiente e il comportamento dell’individuo contribuirebbero per l'80% allo sviluppo del cancro.
Aspettiamo nuovi studi che possano chiarie questi differenti punti di vista

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