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Erone onlus contro le infezioni da HPV

Questa, in Italia ed Europa, è la settimana della prevenzione del cancro alla cervice uterina. Ne parliamo con il chirurgo oncologo Alberto Vannelli, Presidente di Erone onlus e Primario di chirurgia al Valduce. L’iniziativa, voluta dall’associazione Inglese “Jo’ s Cervical Cancer Trust”, avrà come slogan “SmearToSmear”, dall’inglese spalmare, a indicare il gesto con cui viene eseguito il pap test. Per dare maggior forza al messaggio tutte le donne sono invitate a postare un selfie con una sbavatura di rossetto sulle labbra, simbolo appunto del PAP Test. Come ricorda il Ministero della Salute, il cancro del collo dell’utero è il secondo tipo di tumore, dopo quello al seno e le vittime sono sempre più giovani.

Eppure a prevalere non sono solo i dati sui nuovi casi ma anche la vergona e il pregiudizio che limitano l’efficacia contro questo tumore. Abbiamo ricordato come questo tumore sia legato a doppio filo all’infezione da papillomavirus (HPV), che è effettivamente un’emergenza sociale, da noi sottovalutata, tanto che in Italia la copertura vaccinale si attesta intorno al 73-76% per le femmine e al 60% per i maschi: ben lontani dal superare l’80%, tasso che assicurerebbe la cosiddetta immunità di gregge. E’ vero che anche altri fattori, come il fumo di sigaretta, abitudini sessuali, familiarità, obesità e dieta povera di frutta e verdura, possono concorrere allo sviluppo di questo tumore, ma i pilastri per la buona riuscita della campagna di prevenzione prevedono: seguire periodicamente gli screening; avere consapevolezza dei sintomi e in caso di sospetto, rivolgersi tempestivamente allo specialista; vaccinarsi conto l’HPV; sapere dove cercare supporto e ulteriori informazioni. I primi tre punti sono di esclusiva pertinenza del Servizio Sanitario Nazionale, all’ultimo punto ci pensiamo noi di Erone.

Quest’anno, il 20 di marzo si terrà il nostro annuale convegno che sarà proprio dedicato a questi temi così da contribuire a “spalmare via” la stigmatizzazione e i miti attorno a questa malattia, perché un cittadino che ha avuto un’infezione da HPV, non dovrà mai più provare vergogna o confusione

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