E-mail (autore per corrispondenza): info@albertovannelli.it
Autore/i: Alberto Vannelli, Michel Zanardo, Valerio Basilico, Giulio Capriata.
Istituto/i: Unità Operativa chirurgia oncologica gastroenterologia, Ospedale Valduce. Via Dante, 11, 22100 Como
Obiettivi:
L’impatto sociale ed economico dei tumori del colon retto è tale da giustificare le scelte nell’implementare il ruolo dello screening come prevenzione. Il Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 della Lombardia indica molti indicatori di processo e pochi indicatori di risultato. Obiettivo di questo studio è proporre un modello di studio dei costi nella strategia di screening dei tumori del colon retto (SCR), riferito alla provincia di Como per migliorare il guadagno di salute atteso (GSA).
Materiali e metodi:
Abbiamo calcolato la popolazione totale della Provincia di Como e il numero di tumori del colon-retto presenti utilizzando l’archivio storico dell’ISTAT. Abbiamo quindi valutato l’impatto economico derivante dai risultati reperibili consultando gli archivi di Age.Na.S. e AIRTUM e confrontando con i dati nazionali disponibili tramite il ministero della Salute e i notiziari statistici dell’INAIL e INPS. Infine sono stati confrontati con i dati pubblicati dal neonato registro tumori della provincia di Como.
Risultati:
La Provincia è costituita da 8 ambiti territoriali di cui 4 sono comunità montane. La popolazione della provincia di Como è di 594.988. L'età media è di 42.9 anni (in linea sia con quello nazionale di 42.8 che con quello regionale di 43.0). L’indice di invecchiamento è del 19.7% (minore sia di quello nazionale: 20.3% che di quello regionale: 20.1%). L'indice di ricchezza (rapporto PIL/redito procapite) è di 1.22 (dato più alto di quello nazionale di 1, ma più basso di quello regionale di 1.3). A livello regionale, dopo un aumento di incidenza dei tumori del colon-retto registrato per decenni, si osserva un rallentamento tra gli uomini e una stabilizzazione tra le donne. In provincia di Como sia negli uomini che nelle donne è il terzo tumore nella classe d’età 45-64 anni. Nell’ASL della provincia di Como si contano oltre 400 nuove diagnosi/anno e oltre 180 decessi/anno. Il test di SCR è gratuito e non richiede l’impegnativa del medico curante. Viene offerto ogni due anni con la ricerca del sangue occulto nelle feci su un solo campione, senza dieta particolare. Lo SCR è attuato dall´ASL in collaborazione con i medici di medicina generale e delle farmacie. I test vengono esaminati dai Laboratori dell’Ospedale Valduce e dell’Azienda Ospedaliera S.Anna. Con l’introduzione dello SCR a Como nel 2006, si attende un aumento di incidenza conseguente alla diagnosi precoce in soggetti asintomatici. L'adesione ha raggiunto nel 2009 il 49%, l’andamento della compliance alla colonscopia è stato del 83%, con tempi medi tra la comunicazione di positività al FOBT ed esecuzione dell’approfondimento endoscopico entro 30 giorni, in più del 50% dei casi. I dati del 2009 evidenziano che su 33959 inviti, 1520 sono risultati positivi; 1280 hanno eseguito la colonscopia risultata positiva in 720 casi (55 carcinomi, 15 adenomi cancerizzati, 315 adenomi ad alto grado e 335 adenomi a basso grado). La Stima dei costi del programma è di circa 2.000.000 di euro/anno.
Discussione:
Il Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 della Lombardia per la realizzazione di SCR pone particolare attenzione al GSA: efficacia dell’attività di prevenzione. Il vincolo critico per la realizzazione di compagne di SCR è rappresentato dall’attribuzione di risorse: il costo standard come ruolo centrale nel GSA. Sono possibili due modelli per il calcolo dei costi standard: microanalitico (costo standard di ogni singola prestazione erogata) e macroeconomico (costo standard di variabili facilmente misurabili: struttura demografica, caratteristiche epidemiologiche e sociali). Se il primo è poco coerente (strumento di controllo), il secondo determina un budget di spesa che viene da scelte politiche. Un approccio migliore, potrebbe essere quello del DEA (Data Envelopment Analysis): si determina l'efficienza relativa di centri di responsabilità secondo la formula: max h0(u,v) = Σuryr0/Σvixi0. Il costo standard può essere calcolato in due modi: massimizzando il numeratore e fissando il denominatore (metodo output-oriented - SCR) o, viceversa, tenendo costante il numeratore e minimizzando il denominatore (metodo input-oriented- BUDGET PREVENZIONE). Si dice output-efficiente se non esiste alcuna altra unità che con gli stessi budget per la prevenzione realizza uno SCR maggiore, un’unità produttiva è detta invece input-efficiente se non esiste alcuna altra che realizza il medesimo SCR utilizzando una quantità inferiore di budget. A questo punto il sistema di pesi adottato condiziona fortemente il GSA, quindi ci si cerca di trovare il sistema di pesi ottimali (tra quelli proposti) tali che sia massimizzata il GSA del centro di responsabilità e il centro di responsabilità ideale paragonabile. A questo punto per ogni unità si può risalire al budget ottimale da assegnare per realizzare la campagna di SCR. In questo modo, sommando i singoli budget, si ottiene il budget di spesa necessario per realizzare una campagna di SCR efficiente e realmente sostenibile.
Vista il sito AIRTUM: http://www.registri-tumori.it/cms/node/2217