Secondo Graham Colditz, dell’Università di Washington, l’incidenza dei tumori legati all’obesità è maggiore di quanto si pensi. Il ricercatore ha coordinato il nuovo gruppo di lavoro dell’Iarc, l’agenzia dell’Oms dedicata alla ricerca sul cancro, teso ad analizzare oltre mille studi pubblicati negli ultimi anni, sul rapporto tra tumori e obesità. I risultati della meta-analisi di sono disponibili sul New England Journal of Medicine.
Il ruolo dell'obesità come fattore predisponente è ben noto da anni, lo Iarc, infattiha stabilito da tempo che l’eccessivo peso corporeo rappresenta un fattore di rischio per diversi tipi di tumori: esofago, colon, rene, utero e mammella. Da oggi, grazie ai risultati di questo lavoro alla lista si aggiungono anche stomaco, fegato, colecisti, meningioma, tiroide e mieloma multiplo. L'importanza di questo studio risiede nel fatto che fino ad oggi tutte queste neoplasie non venivano correlate agli screening nella popolazione sovrappeso.
In Italia, il 33,1% della popolazione è in sovrappeso (41% degli uomini e 25,7% delle donne) e il 9,7% è obesa. Il fenomeno è più diffuso al Sud, a causa delle abitudini alimentari e della scarsa percezione del fenomeno.
Da qui la necessità di ripensare agli interventi di salute pubblica che dovrebbero puntare proprio su questi elementi, per migliorare il controllo di una patologia che ha un costo sociale annuo stimato intorno al 6,7% della spesa sanitaria pubblica.