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Nel 2013 in Italia si registreranno quasi 12.200 casi di cancro del pancreas, circa il 3% di tutti i nuovi tumori diagnosticati nel Paese. Si tratta purtroppo di una delle neoplasie a prognosi più infausta: solo il 5% degli uomini e il 6% delle donne risultano vivi a 5 anni, senza sensibili miglioramenti nelle ultime due decadi.
Malattia subdola: non presenta sintomatologia particolare. mancanza di screening e diagnosi precoce efficaci. Tutto si gioca sulla prevenzione primaria: fumo di sigaretta (la proporzione di carcinoma pancreatico attribuibile alle sigarette è del 20-30% negli uomini e 10% nelle donne).

Valgono inoltre le principali raccomandazioni per la prevenzione primaria di altre forme neoplastiche. L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha deciso di promuovere una campagna informativa su questa patologia, presentata ufficialmente durante il XV Congresso nazionale. Con due opuscoli. Uno dedicato completamente alla prevenzione primaria, ricco di consigli utili per imparare a seguire uno stile di vita equilibrato. Il secondo è pensato invece per le persone che purtroppo hanno già ricevuto la diagnosi di neoplasia:

Un ottimo strumento comunicativo, un ulteriore collegamento tra l’oncologo e il paziente. Perché lo specialista deve diventare il punto di riferimento in tutto il percorso diagnostico-terapeutico, sia per il malato che per i caregivers.

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