Nel 1985, i capi di Stato dell'alora Comunità economica europea (CEE) si riunivano a Milano per avviare il primo programma europeo contro il cancro (Europe against Cancer programme). Da allora, numerose sono le azioni intraprese dalla CEE poi CE e oggi Ue, che hanno contribuito a migliorare i risultati in oncologia.
Si stima, infatti, che nel 2015 ci saranno 1,9 milioni di nuovi casi tra gli uomini e 1,7 tra le donne. L'Unione Europea pubblica un documento che riassume 10 risultati e obiettivi perseguiti per progredire nella prevenzione e cura dei tumori. Tra questi anche l’impegno, emerso dalla Joint Action European Partnership for Action Against Cancer (Epaac), a ridurre l’incidenza del cancro del 15% entro il 2020 e a promuovere l’adozione di Piani nazionali sui tumori in tutti i Paesi membri.
La conoscenza dei fenomeni è la base di ogni sana azione programmatica e una delle 10 azioni è la decisione della CE di mettere finalmente le basi di un vero Sistema informativo europeo sul cancro. È una delle azioni concrete scaturite dall’Epaac, che consentirà di colmare lacune e frammentazione che non giovano alla ricerca.
A questo risultato ha contribuito il gruppo di lavoro su Health Information dell’Epaac che ha visto la partecipazione di consorzi di ricerca (Eurocare, Istituto superiore di sanità e Istituto nazionale tumori di Milano) e registri (Encr, rete europea dei registri tumori).